sabato 24 novembre 2012
CULTURA
I minotauri, dopo aver rinnegato la dea Gea, sono divenuti delle bestie feroci e spietate.
Avendo abbandonato il contatto con la natura sono migrati sui picchi ghiacciati dove la sterilità del territorio li fa sentire lontani dalla loro origine. La vita dura e spartana che conducono gli permette di avvicinarsi all'ideale dell'aspetto sanguinario di Ares.
Hanno un forte senso di devozione alla tribù ed al loro capo che li porta ad una sorta di violento fanatismo.
Gli sciamani, carica importantissima e da tutti rispettata e temuta, effettuano periodicamente sacrifici di altri esseri viventi benedicendo la tribù col sangue dei vinti. I minotauri infatti sono spesso intenti a sottomettere nemici per renderli schiavi e vittime sacrificali. Spesso le loro battaglie non terminano con il totale massacro degli avversari ma i feriti vengono catturati ed umiliati per poi essere brutalmente immolati.
E' insito nella cultura dei minotauri migrare periodicamente, di territorio in territorio, quando terminano gli insediamenti da saccheggiare e gli animali da predare; anche durante i loro spostamenti sono soliti portare devastazione nelle terre attraversate.
Questi atteggiamenti sono dovuti al fatto di aver rinnegato la natura e di conseguenza aver cresciuto interiormente un odio verso gli altri esseri viventi.
L'isolamento , che questa mentalità ha generato, ha accresciuto il legame tra i membri della tribù.
Allineamenti consentiti: Caotico-malvagio
Skill
Vita selvaggia: Sia grazie all'esistenza da sempre consumata in ambienti ostili, sia grazie alla sua propria parte animale, i minotauri sviluppano una grande resistenza fisica. Possono portare carichi pesanti per molto tempo con maggiore facilità di un essere umano, resistere più di venti giorni non mangiando e più di un mese alimentandosi al minimo, risentendo di meno della normale privazione di energie conseguente alla scarsa nutrizione. Questa innata abilità comprende qualsiasi campo in cui entri in gioco la robustezza fisica, il vigore e la resistenza agli sforzi di qualsiasi tipo.
Armatura naturale: Lo spessore delle ossa è una caratteristica che accomuna tutta la razza, va a sommarsi a questa un'altra peculiarità: una mole spaventosa di muscoli d'acciaio, senza contare in tutto questo la durezza della cute e la folta pelliccia. I minotauri spesso ignorano ferite più superficiali, considerando graffi quelli che per altre creature possono essere tagli più significativi, anche i colpi contundenti meno forti vengono ignorati da questi umanoidi.
La mia vita per l'orda: Se vedesse in serio pericolo di morte o accerchiati dai nemici i membri più importanti della tribù, un minotauro verrebbe pervaso dal potere di Ares ed aumenterebbe la propria forza e la propria resistenza sensibilmente. Ciò si traduce con un + 10 a Forza per tre turni, dopodiché il soggetto in questione subirebbe due turni di spossatezza entro il quale non sarebbe in grado di attaccare, ma solo di difendersi a stento. Questa abilità può essere utilizzata solo una volta al giorno.
Incornata: Un minotauro può sfruttare contro i propri avversari lo spaventoso vantaggio costituito dalla sua massa considerevole e dalle armi naturali. Con l'impeto sufficiente, il mero impatto di un tale carico di muscoli può scaraventare il nemico nella polvere, senza contare la fatalità che l'enormi corna acuminate del tauro possono avere.
Malus
Ardimento irriflessivo: L'odore del sangue. La sensazione del terrore negli occhi del nemico. Il minotauro diventa un'inarrestabile furia scatenata, tutto si sfoca, tranne l'avversario. Può essere spinto ad azioni folli dalla propria voglia di mettersi alla prova o anche dal desiderio di difendere un proprio simile. Questo può portarlo alla morte senza che egli se ne renda conto. Potrebbe decidere di accorrere in difesa di un consanguineo accerchiato da venti nemici o cercare di saltare una voragine per scommessa.
Statistiche
Forza: 25/25 (Massimale 30)
Agilità: 18/18 (Massimale 21)
Robustezza: 25 / 25 (Massimale 30)
Mente: 12/12 (Massimale 15)
Anatomia
Anatomia esterna:
Il minotauro tipo è alto dai 195 ai 200 cm, ha una muscolatura estremamente sviluppata, visibile seppure nascosta sotto la pelliccia. Le mani sono forti e nodose, il petto e la schiena larghi e imponenti. La testa ha letteralmente la forma di un capo bovino, con tanto di zanne giallastre e corna di lunghezza variabile, ma ugualmente spesse e mortalmente acuminate. Zoccoli duri ne sorreggono il peso e la coda, in parte ossea, ondeggia dietro la schiena. Il colore degli occhi varia sensibilmente, di solito hanno un colore nero, bui come il fondo di un pozzo; a volte s'accendono di una luce giallastra o rossa. Il pelo che lo ricopre, particolarmente folto sotto il mento, attorno al viso e sul capo, è generalmente marrone e varia di tonalità; In alcuni casi particolari può arrivare perfino ad essere nero, per poi sfociare nel grigio nel periodo della vecchiaia.
Alcuni minotauri che vivono nelle alture innevate sviluppano un colore del manto similare a quello dell'ambiente che li circonda.
Anatomia interna
Sistema nervoso: Uguale a quello umano
Vista e udito: Superiore, seppur di poco, a quella umana. Utile per la loro natura di predatori.
Gusto: Inferiore a quello umano.
Olfatto: Superiore a quello umano, utile nella caccia.
Tatto: Uguale a quello umano.
Sistema respiratorio: Presente e più attivo di quello umano, i polmoni sono molto più grandi e l’ossigeno necessario richiesto è quindi maggiore.
Sistema cardio vascolare: Presente e decisamente attivo, il cuore è grande circa il doppio di quello degli esseri umani, pompa grandi quantità di sangue.
Apparato digerente: Presente e simile a quello umano; funziona egregiamente se ben trattato.
Apparato riproduttore: Presente e attivo, ben funzionante.
Apparato muscolo scheletrico: Presente, simile a quello umano ma decisamente più robusto. Le ossa sono spesse e si rigenerano velocemente dopo le fratture, i muscoli appaiono nettamente più grandi di quelli umani e predisposti geneticamente all’ipertrofia funzionale.
Anatomia esterna:
Il minotauro tipo è alto dai 195 ai 200 cm, ha una muscolatura estremamente sviluppata, visibile seppure nascosta sotto la pelliccia. Le mani sono forti e nodose, il petto e la schiena larghi e imponenti. La testa ha letteralmente la forma di un capo bovino, con tanto di zanne giallastre e corna di lunghezza variabile, ma ugualmente spesse e mortalmente acuminate. Zoccoli duri ne sorreggono il peso e la coda, in parte ossea, ondeggia dietro la schiena. Il colore degli occhi varia sensibilmente, di solito hanno un colore nero, bui come il fondo di un pozzo; a volte s'accendono di una luce giallastra o rossa. Il pelo che lo ricopre, particolarmente folto sotto il mento, attorno al viso e sul capo, è generalmente marrone e varia di tonalità; In alcuni casi particolari può arrivare perfino ad essere nero, per poi sfociare nel grigio nel periodo della vecchiaia.
Alcuni minotauri che vivono nelle alture innevate sviluppano un colore del manto similare a quello dell'ambiente che li circonda.
Anatomia interna
Sistema nervoso: Uguale a quello umano
Vista e udito: Superiore, seppur di poco, a quella umana. Utile per la loro natura di predatori.
Gusto: Inferiore a quello umano.
Olfatto: Superiore a quello umano, utile nella caccia.
Tatto: Uguale a quello umano.
Sistema respiratorio: Presente e più attivo di quello umano, i polmoni sono molto più grandi e l’ossigeno necessario richiesto è quindi maggiore.
Sistema cardio vascolare: Presente e decisamente attivo, il cuore è grande circa il doppio di quello degli esseri umani, pompa grandi quantità di sangue.
Apparato digerente: Presente e simile a quello umano; funziona egregiamente se ben trattato.
Apparato riproduttore: Presente e attivo, ben funzionante.
Apparato muscolo scheletrico: Presente, simile a quello umano ma decisamente più robusto. Le ossa sono spesse e si rigenerano velocemente dopo le fratture, i muscoli appaiono nettamente più grandi di quelli umani e predisposti geneticamente all’ipertrofia funzionale.
Storia
La storia della genesi della razza dei minotauri si perde nella notte dei tempi, oscilla tuttora tra leggenda e verità; una storia fatta di contraddizioni, voci, e interventi divini mitizzati. Nessuno si è mai interessato alla realtà a tal punto da avventurarsi in quelle terre lontane e rispolverare gli antichi tomi dei primi sciamani. Ma se qualcuno lo facesse, in quegli annali troverebbe qualcosa di estremamente affascinante, stupefacente e al tempo stesso gli sembrerebbe quasi impossibile da comprendere a fondo.
Eppure quelle parole, quelle righe, quelle pagine, non possono che essere descrizioni cariche di eufemismi nel delineare quegli aspetti che sono alla base della genesi della razza.
I Primogeniti, gli Avi per i minotauri, gli Antichi, l'Orgoglio di Gea, erano la Natura. Nacquero con Lei, crebbero in armonia con i suoi doni. Nel momento della loro genesi Ares ,dio della guerra ,ammaliato dalla loro bellezza e dalla loro possanza volle creare una razza di perfetti guerrieri. Non riuscì con tutti loro, alcuni ,tra i più anziani, rimasero fedeli a Gea L’Incorruttibile e disdegnarono ogni aiuto che potesse derivare dalla violenza e dalla brama di sangue di Ares. Questi furono l’Orgoglio di Gea. Coloro che accolsero le parole del dio furono I Figli del Sangue,che negli antichi tomi vengono rappresentati come una razza di negromanti e predoni. Quando la Calamità li colse ,non ci è dato sapere per quale motivo , il divario tra i fedeli della dea e quelli del dio si estese fino a sfociare in una battaglia tra fratello e fratello,tra padre e figlio : La Battaglia Della Vergogna e Del Furore. Quest’orribile battaglia viene ricordata così perché fu l’animo dei minotauri che uccise il loro stesso popolo. Il loro animo guerresco, rancoroso nei confronti di chi è considerato debole o stolto. Fu l’odio però a muoverli, l’odio per colei che li ha traditi : Gea. Ciò che venne chiamato il Grande Terremoto sterminò la razza per tre quarti della popolazione. L’Orgoglio cercò di convicere i Figli che doveva esserci uno sbaglio ma loro non vollero ascoltarli anzi li accusarono di genocidio e di venerare una dea malevola e gelosa. Gelosa della magnificenza dei loro stessi figli. Credendo ancora di più nella Fede del Sangue e della Guerra. Nacque l’odio immortale e bruciante che fu troppo per gli adoratori di Gea ,che dopo aver assistito al massacro della loro progenie e della loro famiglia, si diedero all’esilio per dimenticare una razza che loro rinnegavano. Poco si sa dei Dimenticati ma alcuni dicono di averli visti morire e reincarnarsi in alberi, aquile, erba, falchi ed orsi persino. Oramai i cuori dei minotauri sono attanagliati da furore ed un inquietudine che non potranno mai placare se non con l’odio verso il creato di Gea o ogni sua creatura, che li rende così inesorabili, potenti e crudeli. I minotauri fu ed è una razza che è stata forgiata dal martello e dall’ascia di guerra e con tutte le probabilità con queste armi in pugno lasceranno questo mondo, placando la Sete Immortale di Ares il quale gli renderà grazia svelando loro il vero intento di Gea. Ma questo per i Figli e per i Dimenticati è tuttora un’utopia.
La storia della genesi della razza dei minotauri si perde nella notte dei tempi, oscilla tuttora tra leggenda e verità; una storia fatta di contraddizioni, voci, e interventi divini mitizzati. Nessuno si è mai interessato alla realtà a tal punto da avventurarsi in quelle terre lontane e rispolverare gli antichi tomi dei primi sciamani. Ma se qualcuno lo facesse, in quegli annali troverebbe qualcosa di estremamente affascinante, stupefacente e al tempo stesso gli sembrerebbe quasi impossibile da comprendere a fondo.
Eppure quelle parole, quelle righe, quelle pagine, non possono che essere descrizioni cariche di eufemismi nel delineare quegli aspetti che sono alla base della genesi della razza.
I Primogeniti, gli Avi per i minotauri, gli Antichi, l'Orgoglio di Gea, erano la Natura. Nacquero con Lei, crebbero in armonia con i suoi doni. Nel momento della loro genesi Ares ,dio della guerra ,ammaliato dalla loro bellezza e dalla loro possanza volle creare una razza di perfetti guerrieri. Non riuscì con tutti loro, alcuni ,tra i più anziani, rimasero fedeli a Gea L’Incorruttibile e disdegnarono ogni aiuto che potesse derivare dalla violenza e dalla brama di sangue di Ares. Questi furono l’Orgoglio di Gea. Coloro che accolsero le parole del dio furono I Figli del Sangue,che negli antichi tomi vengono rappresentati come una razza di negromanti e predoni. Quando la Calamità li colse ,non ci è dato sapere per quale motivo , il divario tra i fedeli della dea e quelli del dio si estese fino a sfociare in una battaglia tra fratello e fratello,tra padre e figlio : La Battaglia Della Vergogna e Del Furore. Quest’orribile battaglia viene ricordata così perché fu l’animo dei minotauri che uccise il loro stesso popolo. Il loro animo guerresco, rancoroso nei confronti di chi è considerato debole o stolto. Fu l’odio però a muoverli, l’odio per colei che li ha traditi : Gea. Ciò che venne chiamato il Grande Terremoto sterminò la razza per tre quarti della popolazione. L’Orgoglio cercò di convicere i Figli che doveva esserci uno sbaglio ma loro non vollero ascoltarli anzi li accusarono di genocidio e di venerare una dea malevola e gelosa. Gelosa della magnificenza dei loro stessi figli. Credendo ancora di più nella Fede del Sangue e della Guerra. Nacque l’odio immortale e bruciante che fu troppo per gli adoratori di Gea ,che dopo aver assistito al massacro della loro progenie e della loro famiglia, si diedero all’esilio per dimenticare una razza che loro rinnegavano. Poco si sa dei Dimenticati ma alcuni dicono di averli visti morire e reincarnarsi in alberi, aquile, erba, falchi ed orsi persino. Oramai i cuori dei minotauri sono attanagliati da furore ed un inquietudine che non potranno mai placare se non con l’odio verso il creato di Gea o ogni sua creatura, che li rende così inesorabili, potenti e crudeli. I minotauri fu ed è una razza che è stata forgiata dal martello e dall’ascia di guerra e con tutte le probabilità con queste armi in pugno lasceranno questo mondo, placando la Sete Immortale di Ares il quale gli renderà grazia svelando loro il vero intento di Gea. Ma questo per i Figli e per i Dimenticati è tuttora un’utopia.
Gerarchia
Prescelto di Ares (master):
Colui che è stato destinato al comando dal Dio Ares, vincendo gli altri contendenti in una sfida all'ultimo sangue. Organizza le attività all’interno del campo, ordina la legge seconda il proprio concetto di giustizia e quello della tribù e comanda l’esercito in guerra. Ha potere decisionale assoluto e di vita o di morte sui suoi fratelli.
Huskarlo (Vicemaster) :
Generalmente è il guerriero più abile e sanguinario della tribù. Sempre in prima linea, ha il compito in primis di salvaguardare l’incolumità del Re e dello Sciamano. E’ l’unico inoltre, in assenza del Re per motivi gravi, a poter impugnare in battaglia l’Ascia Di Ares. Ha inoltre il ruolo di Maestro D’armi per gli iniziati e chiunque lo richiedesse all’interno del campo.
Membro della tribù(carica base):
Minotauro appena entrato a far parte della tribù, egli ha il compito di cacciare, pescare, cucinare e svolgere piccoli lavoretti sotto la guida dei membri più anziani.
Dimenticato (rinnegato): termine utilizzato all'interno della tribù per denominare quei minotauri ancora fedeli a Gea. Sono considerati più in generale traditori della causa dei Figli del Sangue; questi minotauri sono considerati a tutti gli effetti nemici della tribù.
Segacorna (carica unica-guaritore)
Questo minotauro è una sorta di stregone, alcuni credono abbia poteri addirittura magici, altri lo ritengono semplicemente un "cuci-ferite", si distingue tuttavia per l'abbigliamento dal resto dei guerrieri della tribù:
Veste con scure pellicce, e abbonda di ninnoli in ossa di ogni genere di creatura.
E' un tauro solitario, e spesso per questo oggetto si malelingue, però mai si tira indietro quando i feriti o i malati hanno bisogno, pochi mettono in dubbio la sua abilità di taumaturgo, nessuno quella di medico.
RAMO GUERRIERO
Berserkr di Ares:
Veterano di guerra, sul suo corpo solitamente abbondano le cicatrici e i tatuaggi insanguinati color porpora. In guerra il ruolo di questi guerrieri è cruciale, poiché spesso hanno il compito di salvare l’intera tribù in situazioni disperate e sono sovente chiamati a compiere le manovre più pericolose.
Guerriero tatuato:
Dopo un rito d'iniziazione, durante il quale vengono tatuati utilizzando il sangue delle loro prime vittime mischiato ad una speciale mistura di pigmenti rubigni, i cacciatori vengono elevati al grado ufficiale di guerrieri della tribù.
Predone del sangue:
Di solito, i tauri che hanno scelto la via guerriera passano per uno stadio intermedio in cui possono fare esperienza prima di entrare a pieno titolo nell’esercito. I predoni hanno il compito di esplorare i territori, razziare luoghi prosperi all’occorrenza e, quando necessario, combattere al fianco dei loro fratelli. Costituiscono generalmente l’avanguardia della tribù.
RAMO SCIAMANICO
Veggente del Sangue:
Invaso dal potere divino, è generalmente un membro anziano della tribù che ha raggiunto l’ultimo stadio della via sciamanica. Ha contatti frequenti col Dio Ares grazie alla divinazione e all’uso di particolari sostanze psicotrope che ne liberano l’anima dalla coscienza. In aggiunta esegue sacrifici propiziatori e ne utilizza il sangue anche in battaglia per compiere potenti sortilegi. Le sue decisioni e la sua persona sono sacre, terribile sacrilegio è contraddirlo o lederne l’integrità fisica. Quelli che per altri sono sintomi di pazzia, rappresentano per la tribù la chiaroveggenza posseduta con dovizia dal Veggente del Sangue.
Sciamano insanguinato:
Dopo aver terminato il periodo d'iniziazione, l'adepto entra a far parte ufficialmente della casta sciamanica. Dalla propria linfa vitale e da quella dei nemici sconfitti trae il proprio potere magico. Dimostra i primi segni di chiaroveggenza, tic involontari, reazioni inaspettate, periodici stati catatonici.
Iniziato del vitae:
l primo stadio della via sciamanica, egli ha appena cominciato ad apprendere i segreti della magia del sangue. E’ in grado di eseguire semplici incantesimi e partecipa ai riti basilari.
Prescelto di Ares (master):
Colui che è stato destinato al comando dal Dio Ares, vincendo gli altri contendenti in una sfida all'ultimo sangue. Organizza le attività all’interno del campo, ordina la legge seconda il proprio concetto di giustizia e quello della tribù e comanda l’esercito in guerra. Ha potere decisionale assoluto e di vita o di morte sui suoi fratelli.
Huskarlo (Vicemaster) :
Generalmente è il guerriero più abile e sanguinario della tribù. Sempre in prima linea, ha il compito in primis di salvaguardare l’incolumità del Re e dello Sciamano. E’ l’unico inoltre, in assenza del Re per motivi gravi, a poter impugnare in battaglia l’Ascia Di Ares. Ha inoltre il ruolo di Maestro D’armi per gli iniziati e chiunque lo richiedesse all’interno del campo.
Membro della tribù(carica base):
Minotauro appena entrato a far parte della tribù, egli ha il compito di cacciare, pescare, cucinare e svolgere piccoli lavoretti sotto la guida dei membri più anziani.
Dimenticato (rinnegato): termine utilizzato all'interno della tribù per denominare quei minotauri ancora fedeli a Gea. Sono considerati più in generale traditori della causa dei Figli del Sangue; questi minotauri sono considerati a tutti gli effetti nemici della tribù.
Segacorna (carica unica-guaritore)
Questo minotauro è una sorta di stregone, alcuni credono abbia poteri addirittura magici, altri lo ritengono semplicemente un "cuci-ferite", si distingue tuttavia per l'abbigliamento dal resto dei guerrieri della tribù:
Veste con scure pellicce, e abbonda di ninnoli in ossa di ogni genere di creatura.
E' un tauro solitario, e spesso per questo oggetto si malelingue, però mai si tira indietro quando i feriti o i malati hanno bisogno, pochi mettono in dubbio la sua abilità di taumaturgo, nessuno quella di medico.
RAMO GUERRIERO
Berserkr di Ares:
Veterano di guerra, sul suo corpo solitamente abbondano le cicatrici e i tatuaggi insanguinati color porpora. In guerra il ruolo di questi guerrieri è cruciale, poiché spesso hanno il compito di salvare l’intera tribù in situazioni disperate e sono sovente chiamati a compiere le manovre più pericolose.
Guerriero tatuato:
Dopo un rito d'iniziazione, durante il quale vengono tatuati utilizzando il sangue delle loro prime vittime mischiato ad una speciale mistura di pigmenti rubigni, i cacciatori vengono elevati al grado ufficiale di guerrieri della tribù.
Predone del sangue:
Di solito, i tauri che hanno scelto la via guerriera passano per uno stadio intermedio in cui possono fare esperienza prima di entrare a pieno titolo nell’esercito. I predoni hanno il compito di esplorare i territori, razziare luoghi prosperi all’occorrenza e, quando necessario, combattere al fianco dei loro fratelli. Costituiscono generalmente l’avanguardia della tribù.
RAMO SCIAMANICO
Veggente del Sangue:
Invaso dal potere divino, è generalmente un membro anziano della tribù che ha raggiunto l’ultimo stadio della via sciamanica. Ha contatti frequenti col Dio Ares grazie alla divinazione e all’uso di particolari sostanze psicotrope che ne liberano l’anima dalla coscienza. In aggiunta esegue sacrifici propiziatori e ne utilizza il sangue anche in battaglia per compiere potenti sortilegi. Le sue decisioni e la sua persona sono sacre, terribile sacrilegio è contraddirlo o lederne l’integrità fisica. Quelli che per altri sono sintomi di pazzia, rappresentano per la tribù la chiaroveggenza posseduta con dovizia dal Veggente del Sangue.
Sciamano insanguinato:
Dopo aver terminato il periodo d'iniziazione, l'adepto entra a far parte ufficialmente della casta sciamanica. Dalla propria linfa vitale e da quella dei nemici sconfitti trae il proprio potere magico. Dimostra i primi segni di chiaroveggenza, tic involontari, reazioni inaspettate, periodici stati catatonici.
Iniziato del vitae:
l primo stadio della via sciamanica, egli ha appena cominciato ad apprendere i segreti della magia del sangue. E’ in grado di eseguire semplici incantesimi e partecipa ai riti basilari.
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